top of page

In cosa consiste la Valutazione dello Stato di Fitness


Oltre al classico colloquio preliminare e ad una attenta anamnesi dello stato di salute, dello stile di vita, delle abitudini alimentari e di eventuali limitazioni fisiche del cliente, un vero e proprio check up pratico del suo “Stato di Fitness” è fondamentale per lo sviluppo di un programma di allenamento personalizzato efficace. Questo sorta di “tagliando”, oltre a rappresentare un’informazione basilare, offre la possibilità di confrontare i dati a distanza di tempo per quantificare i progressi e/o modificare l’allenamento in base ai risultati ottenuti.

Lo scopo delle prove alle quali il cliente sarà sottoposto dal suo allenatore è di:

-Informare l’atleta riguardo i suoi valori attuali rispetto alla norma in funzione della sua età e del sesso

-Fornire al trainer informazioni necessarie per lo sviluppo di programmi d’allenamento ad hoc

-Raggruppare informazioni di base e aggiornamenti che permettano la valutazione dei progressi

-Riconoscere eventuali livelli di rischio e proteggere l’atleta dagli infortuni

La fase preliminare di una valutazione deve sempre prevedere la misurazione di alcuni essenziali valori a riposo quali:

-Frequenza Cardiaca

-Pressione Sanguigna

-Peso e Altezza

-Composizione Corporea

-Misure Antropometriche

-Postura

Approfondiamo un momento il concetto di Composizione Corporea: con esso si intende la proporzione fra la Massa Magra (tessuto muscolare, osseo, organi, fluidi fisiologici, ecc.) e la Massa Grassa del corpo. Essenziale per determinare in maniera più approfondita i reali obiettivi dell’atleta, può essere facilmente e abbastanza oggettivamente valutata tramite Plicometria (misurazione dello spessore del grasso sottocutaneo attraverso il Plicometro) o Bioimpedenziometria (per la quale vi rimando ad un mio precedente articolo).

Molto utile è anche il BMI (Body Mass Index o Indice di Massa Corporea), ossia la proporzione tra il peso corporeo (kg) e l’altezza (m2), che ci fornisce una stima dell’appropriatezza del peso relativamente alla superficie del corpo.

Anche la misura delle circonferenze corporee (antropometria) è molto importante, innanzi tutto per determinare la morfologia del soggetto (ginoide, androide, intermedio) ma anche e soprattutto per conoscere la proporzione tra vita e fianchi, molto importante per la valutazione del rischio di incidenza di malattie cardiovascolari quali ipertensione, diabete, malattie coronariche, ecc..). L’insieme di questi dati iniziali è inoltre molto utile per stimare il Metabolismo di Base del soggetto, ossia la quantità di calorie che esso consuma quotidianamente a riposo, dato dal quale attingere per poter inoltre dare dei suggerimenti riguardo la corretta alimentazione da affiancare all’esercizio fisico.

Eseguite le misurazioni a riposo, sarà il momento di valutare la Capacità Aerobica del soggetto, ossia la sua resistenza cardiorespiratoria. Si possono utilizzare diversi test, diretti e indiretti, massimali o submassimali, preferibili o meno in funzione dello stato di allenamento del cliente e/o di sue eventuali limitazioni fisiche. Controllare l'andamento della Frequenza Cardiaca in rapporto all'ìintensità e alla durata dello sforzo è importantissimo, così come valutare la capacità e la velocità di recupero.

Successivamente sarà possibile valutare il cosiddetto “Fitness muscolare”, con prove di forza e/o resistenza, potenza, velocità ecc.. dei diversi distretti muscolari a seconda dell’obiettivo dichiarato dal cliente e che potranno essere eseguite con dinamometri, macchinari isotonici o a corpo libero a seconda dei protocolli usati. Il trainer estrapolerà da essi i valori più significativi che gli serviranno per impostare un programma di allenamento il più efficace possibile.

Infine una prova da non trascurare assolutamente è quella riguardante la flessibilità muscolare e la mobilità articolare del cliente, importantissime per prevenire contratture muscolari e tendinee e ridurre le possibilità di lesioni. Anche qui esistono tantissime prove disponibili, ma una delle più valide a mio avviso è il “sit and reach” test, con il quale si valuta la flessibilità del tratto lombare e dei muscoli ischiocrurali (muscoli posteriori della coscia), zone dove molte persone tendono a essere particolarmente contratte. Conoscere il grado di flessibilità del soggetto sarà inoltre essenziale per programmare un adeguato programma di stretching da associare all’allenamento di muscolazione.

Istruttore di fitness


104 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page