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Kettlebell: uno sguardo al passato per gli allenamenti del futuro!


Molti di voi lo conosceranno di sicuro, altri lo sentiranno nominare per la prima volta: questo non cambia la sostanza, ossia che il Kettlebell è un attrezzo che la farà da padrone nella preparazione sportiva per molti anni a venire.

Noto anche come "Gyria", è tanto semplice quanto funzionale: è infatti composto esclusivamente da una sfera di ghisa di peso variabile e da una maniglia.

I primi "esemplari" risalgono probabilmente ai tempi degli antichi Greci e consistevano in giare riempite di acqua e terra, utilizzate nella preparazione dei Giochi Olimpici. Anche i monaci Shaolin utilizzavano nei loro allenamenti una versione rudimentale di Kettlebell.

Ma è in Russia che sin dal 700 (e forse anche prima) questo attrezzo è stato quasi l'unico mezzo di allenamento sia in ambito scolastico che sportivo, e soprattutto nella formazione e nell'addestramento dell'esercito sovietico.

Attualmente, i Gyria sono parte integrante di quasi tutti gli allenamenti di Functional Training, MMA (Arti Marziali Miste), Rugby, Pugilato, Wrestling e, ovviamente, nella preparazione fisica di Forze Speciali Militari.

Ma cos'ha di speciale un attrezzo all'apparenza così essenziale? La loro particolare conformazione, più vicina agli oggetti di uso comune rispetto ai classici manubri, permette di stimolare i muscoli degli arti superiori con angolazioni altrimenti impossibili, stimolando anche i propriocettori di polso, spalla e gomito, che ne risulteranno notevolmente rinforzati. La stessa presa delle mani potrà avere dei grossi benefici.

Ma il pregio più grande dell'allenamento con i Kettlebell è quello di permettere di lavorare come nessun altro strumento sulla forza esplosiva, sulla potenza e sulla reattività neuromuscolare, oltre che sul "core" (grazie alla massima stimolazione dei muscoli stabilizzatori) e sulla coordinazione.

Si può affermare che i Kettlebell rappresentino una congiunzione ideale tra allenamento a corpo libero e allenamento con pesi liberi, garantendo traiettorie di movimento più naturali, e perciò più funzionali, che rinforzano l'apparato muscolo-scheletrico aiutando anche a prevenire infortuni e a recuperare eventuali squilibri di forza.

Un altro punto a loro favore è il forte condizionamento metabolico che inducono nell'organismo, vista la dinamicità della maggior parte dei movimenti previsti e la quasi totalità di gruppi muscolari coinvolti (vedi i classici Swing o Snatch), il che li rende ideali per un allenamento completo che miri al migiloramento dell'efficenza fisica dell'atleta in tutte le sue componenti.

Come per qualunque altro tipo di allenamento, bisogna però sottolineare come sia importante apprendere la corretta esecuzione di ciascun esercizio, iniziando con carichi leggeri finchè non si padroneggia il movimento, al fine di evitare infortuni o squilibri motori. Ogni gesto atletico deve essere preciso, controllato e coordinato, per questo l'assistenza di un professionista qualificato è sempre consigliata.

Buon Kettlebell a tutti!

Giulio Bellini, Personal Trainer Roma


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